Riflessione di Fedro, Ci vorrebbe un Dickens anche ai nostri giorni, del 15 ottobre 2025
15 Ottobre 2025 in Post ad hoc, Prima Pagina
Charles Dickens è stato uno degli scrittori più influenti dell’Ottocento, capace di trasformare la letteratura in strumento di denuncia sociale e di sensibilizzare l’opinione pubblica verso i mali della sua epoca. Nei suoi romanzi, Dickens dipinge con rara efficacia le miserie dell’Inghilterra vittoriana: povertà, sfruttamento minorile, corruzione, emarginazione e le iniquità del sistema giudiziario. Da bambino, fu vittima lui stesso di gravi privazioni e questa esperienza gli trasmise una profonda empatia per le fasce deboli della società. Usò la sua notorietà non solo per ispirare cambiamenti legislativi, ma anche per promuovere attivamente la beneficenza: contribuì e sostenne più di quaranta enti caritatevoli, dagli ospedali alle scuole per orfani. L’impatto delle sue opere non fu solo letterario; in particolare dopo la pubblicazione di romanzi come “A Christmas Carol”, si registrò un aumento concreto delle donazioni e della solidarietà diffusa.
Dickens non fu solo autore di capolavori universali, ma anche di romanzi meno noti che meritano attenzione per la loro potenza narrativa e il loro valore sociale:
- “Dombey e figlio” esplora le dinamiche familiari e mette in luce gli effetti disumanizzanti dell’industrializzazione, affrontando temi come la perdita, l’orgoglio e il cambiamento sociale attraverso personaggi complessi e profondi.
- “La piccola Dorrit” tratta il tema della prigionia per debiti e la povertà, mostrando con tratti ironici e drammatici l’incapacità delle istituzioni di proteggere i più fragili. Il romanzo evidenzia come le ingiustizie del tempo possano ancora risuonare nell’attualità.
- “Casa desolata” è una magnifica riflessione sul sistema giudiziario, corrotto e inefficiente, dove la vicenda di un interminabile processo mostra il devastante impatto che la burocrazia ha sulle vite delle persone comuni. La sua critica sociale rimane sorprendentemente attuale.
Le pagine di Dickens non sono soltanto fotografie di una società ingiusta, ma inviti costanti all’azione e alla responsabilità individuale. Leggere Dickens oggi significa misurarsi con la capacità di vedere, nel nostro presente, il riflesso di molti mali antichi: la povertà, l’esclusione, la necessità di solidarietà. La sua opera ci ricorda che la letteratura può essere ancora uno stimolo concreto a non voltare lo sguardo, a sostenere chi è in difficoltà, e che gesti semplici possono contribuire a migliorare la società.
Un invito alla lettura di Dickens è un modo per regalare a chi non lo conosce qualcosa di bello destinato a lasciare un ricordo di momenti indimenticabili che vanno da un gustoso sorriso alla pena più toccante.
Per chi volesse trascorrere dei bei momenti a seguire i romanzi di Dickens … qualsiasi romanzo tu scelga non te ne pentirai …
Ecco l’elenco cronologico dei romanzi di Charles Dickens, utile per seguire lo sviluppo della sua produzione letteraria e la continua attenzione ai mali della società del suo tempo:
- Il Circolo Pickwick (The Pickwick Papers) – 1836-1837
- Oliver Twist – 1837-1839
- Nicholas Nickleby – 1838-1839
- La bottega dell’antiquario (The Old Curiosity Shop) – 1840-1841
- Barnaby Rudge – 1841
- Martin Chuzzlewit – 1843-1844
- Dombey e figlio (Dombey and Son) – 1846-1848
- David Copperfield – 1849-1850
- Casa desolata (Bleak House) – 1852-1853
- Tempi difficili (Hard Times) – 1854
- La piccola Dorrit – 1855-1857
- Racconto di due città (A Tale of Two Cities) – 1859
- Grandi speranze (Great Expectations) – 1860-1861
- Il nostro comune amico (Our Mutual Friend) – 1864-1865
- Il mistero di Edwin Drood (The Mystery of Edwin Drood) – 1870 (incompiuto)
(EdS)
Commenti recenti